Una fiaba giapponese per salutare l'anno vecchio

Gli anni passano, a volte ne siamo felici, a volte meno, il tempo ci fa crescere e cambiare, arriviamo a comprendere noi stessi un po’ meglio dell’anno prima e in ogni caso, volenti o nolenti bruciamo il nuovo anno.

L’usanza di festeggiare il primo gennaio come inizio del nuovo anno solare si deve a Giulio Cesare che...

...rivide e riadattò il vecchio calendario egizio, ma anche se l’assunzione di questa data si deve ai romani origini ben più antiche ha l’usanza di gettar via l’anno vecchio e festeggiare la nuova luce dell’anno entrante.


Già 4000 anni fa si celebrava il capodanno, ma la data cadeva solitamente in corrispondenza della prima luna nuova dopo l’equinozio di primavera. I celti lo festeggiavano nella notte tra il 31 ottobre e il 1° di novembre per celebrare il periodo in cui la terra si riposava per ricominciare poi a ridare i suoi frutti.


Secondo il calendario bizantino invece si festeggiava il primo settembre, in In Inghilterra e Irlanda si festeggiava nel giorno dell’incarnazione, il 25 marzo (usanza mantenuta fino al 1752), mentre in Francia coincideva con la domenica di Pasqua, ossia la resurrezione di Cristo. La Spagna mantenne fino al 1600 circa come data di capodanno il giorno di Natale. Poi per porre fine a tutte queste differenze locali, nel 1691 il Papa Innocenzo XII decretò che il capodanno dovesse iniziare per tutti il 1 gennaio.


Prima che arrivi questa notte così particolare che ognuno dedica anche ai bilanci personali, vi lascio con una fiaba giapponese che racconta di come l’amore vinca su tutto, anche sulla morte. Al di là della magia del racconto, dove ogni cosa è possibile, ci insegna a rimanere fedeli a noi stessi ed ai nostri sentimenti, sarà proprio quando avremo deciso di dedicarci ad intraprendere la nostra strada e il nostro percorso (spiritualmente soli) che incontreremo la nostra O-Tei.


Moltissimi anni fa a Niigata, un villaggio giapponese nella provincia di Echizen, viveva un ragazzo di nome Nigao. Nigao era figlio di un medico del paese, un ragazzo educato e di buona famiglia, un giorno si innamorò di O-Tei, la giovanissima figlia di un amico di suo padre. Nigao dichiarò il suo amore al padre che ne fu ben felice e parlò con il suo amico per concordare al date delle nozze tra i due giovani.

I due si sarebbero dovuti sposare alla vigilia del nuovo anno, ma prima che la data tanto sperata arrivasse ad O-Tei fu diagnosticata una malattia grave ed incurabile. Quando seppe di dover morire prima ancora del suo matrimonio andò da Nigao e gli disse che se lui le avesse giurato eterno amore lei sarebbe tornata ancora da lui, in un’altra vita e l’avrebbe finalmente sposato. Nigao promise. Gli anni passarono e dopo molte storie ed avventure, Nigao si trovò completamente solo e ancora perso nell’amore per O-Tei, decise cosi’ di lasciare tutto e partire per dedicarsi alla sua crescita spirituale.

Lungo la strada si fermò in una locanda, ad un tratto una giovane dalle sembianze identiche a quelle di O-Tei si presentò a lui per servirgli il pasto, i due si riconobbero, O-Tei per un solo istante ricordò la sua vita passata per poi dimenticarla per sempre e sposare Nigao.

Il nostro augurio è quello di riuscire a trovare voi stessi prima di cercare tutto il resto e di fidarvi dell’amore, quello vero, quello che va oltre i confini fisici poichè solo se riuscite a fidarvi di esso si manifesterà in mille modi diversi…

Buon anno di cuore! 

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